Insieme nella vita e nel lavoro, Jonathan Gottesmann e Mela Boev sono due artisti che amano il rischio.
Il loro ultimo lavoro comune, “Diva senza Tempo” (2017), e’ un lungometraggio ad alto fattore psichedelico realizzato completamente “on the road”, tra Tel Aviv e Roma, a budget zero. Utilizzando quasi unicamente attori e comparse incontrati durante un viaggio tra finzione e realtà’, Diva senza Tempoattraversa lingue e dialetti del Mediterraneo alla ricerca di un’icona della cultura italiana: DIva Zanicchi.
Mela, formatasi nel teatro di ricerca, ha continuato gli studi all’ Accademia di Bologna, all’ EnsAD di Strasburgo e a L’Ecole des Beaux Artes di Marsiglia, per trasferirsi a Londra in cui collabora, tra gli altri, con il progetto coristico sperimentale Musarc, compositori come Claudia Molitor ed Eloise Nancie Gynn, UbiK Teatro e l’artista Teresa Cos . In una personale ricerca sulla capacita’ mito-creatrice dell’arte, sviluppa progetti che includono scrittura, performance e ambiente urbano (Marseille Ville Invisible, Uncle Vania or The Mask of the World). Oggi vive e lavora tra l’Italia e Tel Aviv.
Jonathan, diplomato in Animazione a Tel Aviv, ha seguito la passione per le tecniche analogiche sviluppando uno stile di regia ironico e provocatorio ispirato al mondo della musica e dell’immagine pop. Ha collaborato con molte band musicali israeliane realizzando videoclips, in particolare la Band Energia Qholanitt, con la quale ha dato vita ad un lungo connubio ed esperimento visuale-musicale-performativo sfociato in due mediometraggi : I scream Gelato (2011) e Scoring Mental(2013). Il suo ultimo film, Diva senza Tempo (73′, 2017) può essere considerato la parte conclusiva della trilogia musicale dedicata a questa band.
Crema Caserta e’ la nuova impresa cinematografica indipendente per la regia di Gottesmann, scritto e prodotto da Mela Boev, grazie al supporto dell’Associazione FateLab di San Potitto Sannitico. Il progetto si e’ avvalso ancora della collaborazione con attori non professionisti e dell’interazione tra vita quotidiana e visione poetica. Durante il primo periodo di residenza (15 maggio-15 giugno 2018) sono state realizzate quasi interamente le riprese e il lavoro degli artisti continuerà’ in una seconda fase di integrazione del materiale visivo durante il mese di Agosto.
Commedia amara e fantastica, racconta di una coppia in una cittadina di provincia che adotta un figlio per scoprire che non sempre le cose vanno come si e’ previsto. La nuova famiglia e i residenti del paese si ritroveranno non solo in contatto con un nuovo venuto fuori dagli schemi, ma anche con rock stars, presenze aliene e rivelazioni spirituali. Per un finale a sorpresa che non lascia spazio ad alcuna previsione.
Come sempre il mondo musicale e’ il motore della storia e della creazione (tra i protagonisti conteremo la band salernitana Tony Borlotti e i suoi Flauers) e lo stile accattivante e provocatorio mescolera’ pura sperimentazione con le convenzioni stilistiche del cinema popolare.
Gli interpreti del corto sono persone del posto.